martedì 3 novembre 2009

Incontro con Giancarla Codrignani

Il COMITATO CESENATE PER LA COSTITUZIONE
INVITA
LE DONNE E GLI UOMINI GENTILI A PARTECIPARE ALL’INCONTRO SU
SESSO, POTERE, DIGNITA’ DEI CORPI
con

GIANCARLA CODRIGNANI
già parlamentare, pubblicista

MARTEDI’ 10 NOVEMBRE 2009, ORE 18,00
SALA AUSER, CORSO COMANDINI N. 7, CESENA

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”
(art. 3 della Costituzione)

martedì 7 aprile 2009

Festa della Costituzione!!



Da "Rompiamo il Silenzio " di di U. Eco, G. Zagrebelsky, G. Bachelet, G. Luzzato, C. Magris

“Mai come ora è giustificato l’allarme. Assistiamo a segni inequivocabili di disfacimento sociale: perdita di senso civico, corruzione pubblica e privata, disprezzo della legalità e dell’uguaglianza, impunità per i forti e costrizione per i deboli, libertà come privilegi e non come diritti. Quando i legami sociali sono messi a rischio, non stupiscono le idee secessioniste, le pulsioni razziste e xenofobe, la volgarità, l’arroganza e la violenza nei rapporti tra gli individui e i gruppi. Preoccupa soprattutto l’accettazione passiva che penetra nella cultura. Una nuova incipiente legittimità è all’opera per avvilire quella costituzionale. Non sono difetti o deviazioni occasionali, ma segni premonitori su cui si cerca di stendere un velo di silenzio, un velo che forse un giorno sarà sollevato e mostrerà che cosa nasconde, ma sarà troppo tardi”

Una Festa per la Costituzione Italiana.
Una 2 giorni di spettacolo, informazione, musica, incontri.
Per ribadire e promuovere la modernità dei principi e dei valori della Costituzione della Repubblica Italiana.
Per opporsi alla deriva politica, istituzionale e morale che pervade il nostro Paese.

E’ necessario “rompere il silenzio”, reagire prontamente ed efficacemente a scelte e comportamenti contrari alla Costituzione.

Per difendere e promuovere i diritti costituzionali scaturiti dal sacrificio di tante donne e uomini, per affermare i valori della Resistenza e della lotta Partigiana.

Per lasciare il segno, dobbiamo essere tantissimi!!

Allargate l'invito a tutti i vostri contatti!!

Venerdì 17 aprile ore 21.30 sala Auser Ex Comandini
Il Comitato per la Costituzione di Cesena si presenta ai Cittadini
A seguire: "E dico Tutti" - videomonologo sulla Costituzione Italiana di Roberto Mercadini e Christian Bargellini

Sabato 18 aprile dalle 10.00 alle 13.00
Piazza Almerici lato C.so Mazzini
Incontriamoci in Piazza!!
Informazione, Musica, Animazione

venerdì 27 marzo 2009

Lo Statuto del Comitato

E' stato approvato lo Statuto del Comitato Cesenate per la Costituzione, ecco il testo completo:

ATTO COSTITUTIVO E STATUTO

Art.1 (Costituzione e denominazione)
E' costituito il Comitato Cesenate per la Costituzione, con sede a Cesena e ambito di azione il Comprensorio Cesenate.

Art. 2 (Ragioni e finalità del Comitato)
Il Comitato nasce dall’urgenza di affrontare in modo efficace l’emergenza costituzionale, che si manifesta quotidianamente nella vita politica e sociale sotto varie forme:

-iniziative legislative e di governo e prassi inaccettabili, incidono negativamente sul tessuto costituzionale del nostro paese e creano il pericolo di una grave involuzione autoritaria e razzista a tutti i livelli e in tutti gli ambiti, dalla scuola al lavoro, alla società civile, dalla giustizia alla sicurezza.
-il radicamento della Repubblica nella Resistenza al fascismo e il principio di laicità dello Stato, cardini della Costituzione, sono frequentemente messi in discussione.
-il problema sicurezza viene enfatizzato strumentalmente per fare passare provvedimenti che al contrario generano senso di insicurezza e possono provocare maggiore conflittualità sociale, mettendo cittadini contro immigrati e gruppi di cittadini contro tutti.
-conflitti di interesse, dominio sui mezzi di comunicazione e leggi ad personam sono da tempo la regola e sembra che l’opinione pubblica ormai si sia assuefatta.

E’ necessario l’impegno di tutti i cittadini consapevoli – italiani e immigrati - per contrastare una deriva che è istituzionale, politica e umana. Soprattutto in un momento in cui le forze politiche sono divise e deboli é necessario e urgente che un segno di speranza venga direttamente dall’impegno di tutti, donne e uomini di buona volontà. Non é tempo per tirarsi indietro e stare a guardare. E’ necessario “rompere il silenzio”, reagire prontamente ed efficacemente a scelte e comportamenti contrari alla Costituzione.
Il Comitato si propone di fare formazione alla Costituzione; di fare informazione sui diritti e sui doveri; di fare informazione sulle minacce portate alla Costituzione mediante iniziative legislative e mediante azioni concrete; di promuovere l’attuazione della Costituzione; di promuovere comportamenti coerenti con i valori costituzionali; di promuovere una lettura della Costituzione aperta alle novità e alle esigenze di questo tempo.
Il Comitato opera nella società civile e in tutte le sue articolazioni, in particolare nella scuola, nei movimenti e nelle associazioni, nei quartieri, tra le persone, valorizzando ogni mezzo di comunicazione risulti adeguato.
Il Comitato promuove e patrocina ogni iniziativa utile al perseguimento dei propri scopi e si collega ad altri comitati e iniziative che a livello locale e nazionale operano per gli stessi fini.
Il Comitato non ha scopo di lucro.


Art. 3 (Modalità di finanziamento)
L'attività del Comitato si basa sulle quote associative annuali, sull’ autofinanziamento e su eventuali contributi di enti pubblici, di soggetti privati e di singoli cittadini.
Il Comitato destina i fondi raccolti esclusivamente alla realizzazione delle finalità di cui all’art. 2.
Tutti gli incarichi del Comitato sono gratuiti.


Art.4 (Soci fondatori e aderenti)
Sono soci fondatori del Comitato le persone, i gruppi, le associazioni , i sindacati, i partiti indicati in calce, che hanno sottoscritto questo atto costitutivo.
Al Comitato possono aderire altre persone, gruppi, associazioni, sindacati, partiti che condividono le finalità indicate nello Statuto. L’ammissione é deliberata dalla Giunta esecutiva.
L’efficacia dell’adesione al Comitato é subordinata al pagamento della quota associativa annuale, fissata per il 2009 in € 15,00 per i singoli cittadini, in € 50,00 per gruppi e associazioni, in € 100,00 per sindacati e partiti.


Art. 5 (Organi del Comitato)
Sono organi del Comitato:
• l’Assemblea dei soci
• il Presidente
• la Giunta esecutiva
• il Segretario
• il Tesoriere


Art. 6 (Assemblea dei soci)
L'Assemblea dei soci, sia essa ordinaria che straordinaria, è l'organo che adotta tutte le principali decisioni necessarie all'attività del Comitato.
L'Assemblea è costituita da tutti i soci fondatori e da tutti gli aderenti dal momento della loro ammissione.
A ciascun socio è attribuito un voto. Associazioni, gruppi, sindacati e partiti esprimono il voto tramite un proprio rappresentante.
L'Assemblea è convocata in via ordinaria almeno due volte l'anno e in via straordinaria ogni qualvolta il Presidente o la Giunta esecutiva lo ritenga necessario. Può essere convocata anche su richiesta di almeno 1/5 dei suoi componenti.
L'Assemblea è convocata dal Presidente, salvi i casi di particolare urgenza, almeno sette giorni prima di quello fissato per l'adunanza mediante comunicazione scritta o telematica, contenente la data, l'ordine del giorno e il luogo della riunione.
L'Assemblea è presieduta dal Presidente del Comitato o, in caso di impedimento, da uno dei soci delegato dal Presidente.
L’Assemblea è validamente costituita se è presente almeno la metà più uno dei soci. Qualora non si raggiunga il numero legale l'Assemblea è nuovamente convocata almeno sette giorni dopo la prima convocazione ed è validamente costituita qualunque sia il numero dei presenti.
I lavori dell’Assemblea si svolgono in modo da realizzare in ogni occasione e di fronte a qualsiasi argomento, un confronto approfondito tra gli iscritti e la ricerca paziente della più ampia convergenza, se possibile dell’unanimità, nelle decisioni.
Se nella prima riunione in cui si affronta un argomento non viene raggiunta l’unanimità dei presenti, non viene adottata alcuna deliberazione e la trattazione dell’argomento è rinviata ad una o più riunioni successive. I lavori proseguono con le modalità indicate nel comma precedente, salvo che la maggioranza dei presenti chieda che si osservino le disposizioni contenute nel comma seguente.
L'Assemblea validamente costituita delibera a maggioranza assoluta dei presenti.
L'Assemblea elegge il Presidente, il Segretario, il Tesoriere e nomina i responsabili e coordinatori delle commissioni e dei gruppi di lavoro permanenti, designati tra i soci e gli appartenenti alle organizzazioni aderenti al Comitato; autorizza le adesioni di nuovi soci; approva il programma di attività presentato dalla Giunta esecutiva, il bilancio annuale preventivo e consuntivo; delibera le modifiche statutarie; delibera lo scioglimento del Comitato.


Art. 7 (Presidente)
Il Presidente è designato, nell'ambito dei propri componenti, dall'Assemblea dei soci ed è il legale rappresentante del Comitato.
Cura l'esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea e della Giunta esecutiva.
In caso di urgenza, esercita i poteri della Giunta esecutiva, salvo ratifica da parte di questa alla prima riunione.
Convoca e presiede l'Assemblea dei soci e la Giunta esecutiva. In caso di impedimento delega a presiedere la riunione dell’Assemblea uno dei soci e a presiedere la riunione della Giunta uno dei componenti.
In caso di impossibilità per il Presidente di nominare un delegato, la nomina viene effettuata dall’Assemblea o dalla Giunta.
Il Presidente dura in carica un anno.


Art.8 (Giunta esecutiva)
La Giunta esecutiva attua gli indirizzi dell'Assemblea dei soci, cura e organizza l’esecuzione del programma.
E' composta dal Presidente, dal Segretario, dal Tesoriere e dai responsabili e coordinatori delle commissioni e dei gruppi di lavoro, permanenti e temporanei.
La Giunta esecutiva nomina i responsabili e coordinatori delle commissioni e dei gruppi di lavoro temporanei, designati tra i soci e gli appartenenti alle organizzazioni aderenti al Comitato; provvede alla stesura degli atti da sottoporre all'Assemblea; dà esecuzione alle deliberazioni dell'Assemblea; predispone il bilancio annuale preventivo e consuntivo dell'Associazione, il programma annuale di attività e le eventuali modifiche statutarie da sottoporre all'Assemblea; delibera la misura delle quote annuali di associazione.
Le deliberazioni sono trascritte nel libro dei verbali del Comitato e sono sempre disponibili alla visione dei soci.
La Giunta esecutiva è convocata dal Presidente almeno una volta al mese, ogni qualvolta ve ne sia la necessità o su richiesta di almeno un terzo dei suoi membri.


Art. 9 (Segretario)
Il Segretario coadiuva il Presidente per l’attuazione delle finalità del Comitato, realizza direttamente o con la collaborazione di altre persone le attività istituzionali e coordina l’attività della Giunta esecutiva.
Gli competono la tenuta e l'aggiornamento del registro degli aderenti; la redazione e la conservazione dei verbali delle riunioni dell'Assemblea dei soci e della Giunta esecutiva; la conservazione dei documenti relativi all'attività del Comitato.


Art.10 (Tesoriere)
Il Tesoriere coadiuva il Presidente e il Segretario nella preparazione dei bilanci annuali preventivi e consuntivi.
Gli competono la tenuta dei registri e la gestione della contabilità, la riscossione delle quote associative, delle entrate ed il pagamento delle spese deliberate dalla Giunta esecutiva.


Art.11 (Sede del Comitato)
La CdLT CGIL pone a disposizione del Comitato la sede e i propri servizi, in Cesena, Via T.M. Plauto n. 90, a titolo gratuito, salve le spese per materiali e straordinarie.
La revoca della concessione non é soggetta ad oneri di nessun tipo.


Art. 12 (Termine dell'attività del Comitato)
Il Comitato é costituito a tempo indeterminato.
In caso di scioglimento l’Assemblea valuta le iniziative opportune per non disperdere e valorizzare il patrimonio di impegno e collaborazione maturato nell’azione del Comitato.
I fondi residui saranno devoluti, con delibera dell’Assemblea, ad una o più associazioni aventi finalità di difesa della legalità, della Costituzione e della Pace.
______

Deliberato in Cesena il 16 marzo 2009, sottoscritto dai soci fondatori.

venerdì 20 marzo 2009

Il "Popolo delle Libertà"

L'inchiesta di Report sugli effetti del "Buon Governo" del sedicente "Popolo delle Libertà" dopo anni di governo a Catania e in Sicilia

sabato 28 febbraio 2009

Rompiamo il Silenzio...ripartiamo da qui

" ROMPIAMO IL SILENZIO" di U. ECO, G. ZAGREBELSKY, G.BACHELET, G. LUZZATO, C.MAGRIS


Rompiamo il silenzio Mai come ora è giustificato l’allarme. Assistiamo a segni inequivocabili di disfacimento sociale: perdita di senso civico, corruzione pubblica e privata, disprezzo della legalità e dell’uguaglianza, impunità per i forti e costrizione per i deboli, libertà come privilegi e non come diritti. Quando i legami sociali sono messi a rischio, non stupiscono le idee secessioniste, le pulsioni razziste e xenofobe, la volgarità, l’arroganza e la violenza nei rapporti tra gli individui e i gruppi. Preoccupa soprattutto l’accettazione passiva che penetra nella cultura. Una nuova incipiente legittimità è all’opera per avvilire quella costituzionale. Non sono difetti o deviazioni occasionali, ma segni premonitori su cui si cerca di stendere un velo di silenzio, un velo che forse un giorno sarà sollevato e mostrerà che cosa nasconde, ma sarà troppo tardi.

Non vedere è non voler vedere. Non conosciamo gli esiti, ma avvertiamo che la democrazia è in bilico.

Pochi Paesi al mondo affrontano l’attuale crisi economica e sociale in un decadimento etico e istituzionale così esteso e avanzato, con regole deboli e contestate, punti di riferimento comuni cancellati e gruppi dirigenti inadeguati. La democrazia non si è mai giovata di crisi come quella attuale. Questa può sì essere occasione di riflessione e rinnovamento, ma può anche essere facilmente il terreno di coltura della demagogia, ciò da cui il nostro Paese, particolarmente, non è immune.

La demagogia è il rovesciamento del rapporto democratico tra governanti e governati. La sua massima è: il potere scende dall’alto e il consenso si fa salire dal basso. ll primo suo segnale è la caduta di rappresentatività del Parlamento. Regole elettorali artificiose, pensate più nell’interesse dei partiti che dei cittadini, l’assenza di strumenti di scelta delle candidature (elezioni primarie) e dei candidati (preferenze) capovolgono la rappresentanza. L’investitura da parte di monarchie o oligarchie di partito si mette al posto dell’elezione. La selezione della classe politica diventa una cooptazione chiusa. L’esautoramento del Parlamento da parte del governo, dove siedono monarchi e oligarchi di partito, è una conseguenza, di cui i decreti-legge e le questioni di fiducia a ripetizione sono a loro volta conseguenza.

La separazione dei poteri è fondamento di ogni regime che teme il dispotismo, ma la demagogia le è nemica, perché per essa il potere deve scorrere senza limiti dall’alto al basso. Così, l’autonomia della funzione giudiziaria è minacciata; così il presidenzialismo all’italiana, cioè senza contrappesi e controlli, è oggetto di desiderio.

Ci sono però altre separazioni, anche più importanti, che sono travolte: tra politica, economia, cultura, e informazione; tra pubblico e privato; tra Stato e Chiesa. L’intreccio tra questi fattori della vita collettiva, da cui nascono collusioni e concentrazioni di potere, spesso invisibili e sempre inconfessabili, è la vera, grande anomalia del nostro Paese. Economia, politica, informazione, cultura, religione si alimentano reciprocamente: crescono, si compromettono e si corrompono l’una con l’altra. I grandi temi delle incompatibilità, dei conflitti d’interesse, dell’etica pubblica, della laicità riguardano queste separazioni di potere e sono tanto meno presenti nell’agenda politica quanto più se ne parla a vanvera.

Soprattutto, il risultato che ci sta dinnanzi spaventoso è un regime chiuso di oligarchie rapaci, che succhia dall’alto, impone disuguaglianza, vuole avere a che fare con clienti-consumatori ignari o imboniti, respinge chi, per difendere la propria dignità, non vuole asservirsi, mortifica le energie fresche e allontana i migliori. È materia di giustizia, ma anche di declino del nostro Paese, tutto intero.

Guardiamo la realtà, per quanto preoccupante sia. Rivendichiamo i nostri diritti di cittadini. Consideriamo ogni giorno un punto d’inizio, invece che un punto d’arrivo. Cioè: sconfiggiamo la rassegnazione e cerchiamo di dare esiti allo sdegno.

* * *
Che cosa possiamo fare dunque noi, soci e amici di Libertà e Giustizia? Possiamo far crescere le nostre forze per unirle alle intelligenze, alle culture e alle energie di coloro che rendono vivo il nostro Paese e, per amor di sé e dei propri figli, non si rassegnano al suo declino. Con questi obiettivi primari.

Innanzitutto, contrastare le proposte di stravolgimento della Costituzione, come il presidenzialismo e l’attrazione della giurisdizione nella sfera d’influenza dell’esecutivo. Nelle condizioni politiche attuali del nostro Paese, esse sarebbero non strumenti di efficienza della democrazia ma espressione e consolidamento di oligarchie demagogiche.

Difendere la legalità contro il lassismo e la corruzione, chiedendo ai partiti che aspirano a rappresentarci di non tollerare al proprio interno faccendieri e corrotti, ancorché portatori di voti. Non usare le candidature nelle elezioni come risorse improprie per risolvere problemi interni, per ripescare personaggi, per pagare conti, per cedere a ricatti. Promuovere, anche così, l’obbligatorio ricambio della classe dirigente.

Non lasciar morire il tema delle incompatibilità e dei conflitti d’interesse, un tema cruciale, che non si può ridurre ad argomento della polemica politica contingente, un tema che destra e sinistra hanno lasciato cadere. Riaffermare la linea di confine, cioè la laicità senza aggettivi, nel rapporto tra lo Stato e la Chiesa cattolica, indipendenti e sovrani “ciascuno nel proprio ordine”, non appartenendo la legislazione civile, se non negli stati teocratici, all’ordine della Chiesa.

Promuovere la cultura politica, il pensiero critico, una rete di relazioni tra persone ugualmente interessate alla convivenza civile e all’attività politica, nel segno dei valori costituzionali.

Sono obiettivi ambiziosi ma non irrealistici se la voce collettiva di Libertà e Giustizia potrà pesare e farsi ascoltare. Per questo chiediamo la tua adesione.

lunedì 9 febbraio 2009

Martedì 10 febbrazio ore 18.00 - Piazza Almerici Cesena Manifestazione "Contro l'attacco alla democrazia"

Con una iniziativa di straordinaria gravità, il Governo, in una volta sola, ha violato i principi della libertà e dignità della persona ed ha aperto un conflitto senza precedenti nella storia della Repubblica con la Magistratura e il Presidente della Repubblica.
Si è scritta così, una pagina cinica e disumana per perseguire un obiettivo politico, e ciò rende ancora più inaccettabile l’operato del Consiglio dei Ministri.
Non ci si ferma ormai più di fronte a nulla. Si strumentalizza il dramma, il tormento e l’indicibile dolore di un padre, di una famiglia, per realizzare ciò che la Costituzione repubblicana non consente, e cioè l’affermazione di un potere politico libero da ogni vincolo e da ogni controllo.

INCONTRIAMOCI
IN PIAZZA


PER DIFENDERE
· La Costituzione e lo stato di diritto
· La libertà e la dignità delle persone

PER ESPRIMERE

· Solidarietà e sostegno al Presidente della Repubblica garante della Costituzione
· La più completa dissociazione rispetto alle decisioni del Governo
· Solidarietà ed affetto alla famiglia Englaro


Il Comitato territoriale di Cesena per la difesa della Costituzione
C.G.I.L – U.I.L - P.D. - Arci – A.M.I. – Auser – Giovane Europa – Giovani Democratici “Convivialità delle culture” Gruppo Falcone Borsellino – S.D. – P.d.C.I. – P.R.C. – La Parola – Centro per la Pace – Cinecircolo Fuoriquadro – Federazione dei Verdi -