domenica 17 gennaio 2010

documento approvato dal Comitato Cesenate per la Costituzione nell'assemblea del 18.12.2009

COMITATO CESENATE PER LA COSTITUZIONE

Il Comitato Cesenate per la Costituzione, riunito il 18.12.2009 in assemblea straordinaria e urgente per esaminare la situazione istituzionale e politica a seguito degli eventi del 10 dicembre (intervento di Silvio Berlusconi al convegno europeo del PPE a Bonn) e del 13 dicembre (ferimento di Silvio Berlusconi da parte di Massimo Tartaglia a Milano, al termine di un comizio pubblico del PDL), dopo ampia discussione:

1. esprime piena ed umana solidarietà al presidente del consiglio, gli augura pronta guarigione e condanna come inammissibile in un sistema democratico fondato sul principio di legalità il ricorso a mezzi violenti per esprimere il proprio dissenso nei confronti degli uomini politici. Rileva con sollievo che si è trattato di un gesto privo di qualsiasi collegamento con ambienti o movimenti politici e posto in essere da una persona affetta da anni da gravi problemi psichici.

2. ritiene che l’aggressione al presidente del consiglio non possa essere strumentalizzata al fine di oscurare la gravità delle frasi da lui pronunciate a Bonn, che hanno ottenuto l’immediata, esplicita e inusuale riprovazione da parte del Capo dello Stato. Le parole del presidente del consiglio ribadiscono la sua radicale insofferenza nei confronti dei principi su cui si basa il delicato equilibrio istituzionale previsto dalla Costituzione repubblicana: separazione ed equilibrio dei poteri, in un quadro armonico assicurato dalle massime autorità di garanzia, Presidente della repubblica e Corte Costituzionale, ed esprimono una concezione plebiscitaria, populista e sostanzialmente autoritaria della funzione e dei poteri del governo.

3. guarda con preoccupazione al proposito espresso dal presidente del consiglio di modificare la Costituzione per adeguarla a questa sua concezione politico istituzionale, poiché la Carta fondamentale ne risulterebbe stravolta e la democrazia compressa e annullata.

4. consapevole che è diritto dovere di ogni cittadino la fedeltà e la difesa della Costituzione, memore dell’impegno con cui in occasione del referendum costituzionale del 2006 ha contribuito a fare bocciare dal popolo la legge di revisione costituzionale che, tra l’altro, conferiva al capo del governo un vero e proprio dominio sul parlamento, il Comitato si impegna ad esercitare la massima e continua vigilanza democratica. In particolare si impegna, e impegna ciascuno dei propri componenti, ad esaminare con attenzione ogni proposta o disegno di modifica della Costituzione, delle leggi in materie di rilevanza costituzionale, come la giustizia e le elezioni, delle leggi ad personam, sia di iniziativa unilaterale che concordata, per impedire che siano stravolti i principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale e vengano diminuite le garanzie democratiche, assumendo tutte le iniziative adeguate e necessarie.

5. il Comitato si impegna inoltre a rilevare, denunciare e contrastare i comportamenti e le prassi, da chiunque posti in essere, istituzioni e persone, che appaiano diretti o comunque idonei a imbarbarire la convivenza democratica, a introdurre nella convivenza civile elementi di razzismo, discriminazione ed emarginazione delle legittime diversità.

6. il Comitato si impegna infine a realizzare occasioni aperte ai cittadini per una informazione permanente e per la discussione di questi temi.


Cesena, 18 dicembre 2009.

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